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La solitudine degli anziani nella società contemporanea

La nostra frenetica società lascia gli anziani sempre più soli

Al giorno d’oggi diventare anziani significa addentrarsi in un limbo del quale le generazioni più giovani vogliono sapere il meno possibile.
La vecchiaia è un tabù, nonostante rappresenti una condizione ineluttabile per la maggior parte delle persone.
Gli anziani sono visti come scomodi, se non addirittura inutili, fardelli di cui occorre farsi carico.

Sono lontani i tempi in cui veniva apprezzato il bagaglio di sapere degli anziani e se ne rispettava la loro infinita saggezza.
Al momento, il nonno smette di essere utile quando la sua pensione non contribuisce più al ménage familiare ma viene spesa per medicine e cure.
Il quadro è piuttosto desolante ma è il frutto di una società sempre più frenetica e individualista, incapace di accogliere chi non concorre attivamente ad una produttività esasperata.

Eppure, chi è giovane oggi sarà anziano domani, è un fatto che bisognerebbe accettare e affrontare con responsabilità, piuttosto che comportarsi come gli struzzi, nascondendo la testa sotto la sabbia.

Nel frattempo, gli anziani vengono lasciati sempre più soli al massimo vengono rilasciati consigli, utili senza dubbio, tipo come affrontare il caldo e così via, ma alla fine il punto dolente è sempre quello.

Il ruolo delle strutture di assistenza degli anziani: case di riposo e RSA

Spesso, per avere l’illusione di allontanare il problema della presa in carico degli anziani, si pensa a relegarli in qualche struttura assistenziale, come una casa di riposo o una RSA; ma occorre sapere che queste strutture hanno diverse finalità, del tutto specifiche.

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La casa di riposo accoglie anziani ancora autosufficienti offrendo loro vitto, alloggio e un ambiente il più possibile simile a quello domestico, con l’aggiunta di personale assistente.
Invece, nella RSA, acronimo per Residenza Sanitaria Assistenziale, ci si occupa di anziani non autosufficienti che richiedono un’assistenza sia di tipo medico che infermieristico, nonché di cure riabilitative continue.

L’ammissione di una persona anziana in una RSA è oggetto di valutazione di una determinata commissione che, prima di tutto, prende in considerazione le possibili alternative al ricovero.
Con il progetto-obiettivo “Tutela della salute degli anziani” del 30 Gennaio 1992, il Parlamento ha definito importanti principi nell’ambito dell’assistenza degli anziani, prevedendo diversi percorsi a seconda dei bisogni di ognuno e favorendo il più possibile la permanenza delle persone al proprio domicilio.

Affrontare la solitudine degli anziani con l’aiuto di una badante convivente

Alla luce di quanto detto finora, ricorrere ad una struttura di assistenza per anziani dovrebbe essere sempre l’ultima opzione.
Tra l’altro, è ormai dimostrato che l’anziano che continua a vivere a casa propria, e viene adeguatamente assistito all’interno delle mura domestiche o in regime di day hospital, ha una vita migliore e il suo decadimento psico-fisico procede più lentamente.

Purtroppo, le famiglie faticano ad assicurare all’anziano la propria presenza costante, poiché tutti sono impegnati nelle proprie attività lavorative.
Di conseguenza, per riuscire a mantenere l’anziano al proprio domicilio è necessario trovare una persona di fiducia che sia disposta a prendersi cura di lui.
Negli ultimi anni, proprio per questo motivo, c’è stato un vero e proprio aumento esponenziale delle richieste di badanti.
A ricoprire questo ruolo sono per lo più persone straniere ma anche gli italiani hanno cominciato ad affacciarsi nel settore, dove la domanda è sempre alta.

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Da parte delle famiglie non è semplice riuscire ad orientarsi, nel momento in cui prendono la decisione di affiancare una badante ad un proprio caro.
Individuare la persona giusta può diventare piuttosto complicato e il rischio di affidarsi ad un’incompetente è alquanto oggettivo.

Perciò, cosa si può fare?
Una possibilità è quella di rivolgersi ad una realtà strutturata, come un’agenzia specializzata.
Oramai, se ne possono trovare in ogni città e rappresentano una valida risposta alle esigenze delle famiglie.
Ne è un esempio molto interessante Passione e Competenza, una cooperativa in grado di fornire la badante a Bologna più adatta ad ogni contesto, dando alle famiglie la possibilità di selezionare la figura che corrisponde meglio alle loro aspettative.

Infatti, i bisogni assistenziali possono essere molto diversi tra di loro.
Alcuni anziani richiedono solo di un po’ di compagnia durante il giorno e di un aiuto nelle attività domestiche di routine mentre altri possono avere la necessità di essere seguiti in maniera più costante, sia di giorno che di notte.
Fino a quando non c’è bisogno di un’assistenza professionale, medica o infermieristica, ma è sufficiente quella di una badante, è plausibile continuare a far stare l’anziano a casa propria.

Rispettare i diritti degli anziani per una migliore società del domani

Il rispetto dei più basilari diritti dovrebbe essere una prerogativa di qualsiasi società, a prescindere dall’età che hanno le persone.
Invece, per gli anziani sembra che tale ovvietà non abbia valore, tanto che i casi di maltrattamenti nei loro riguardi sono cronaca quotidiana.

Occorre domandarsi se vogliamo che questo sia il futuro che ci attende; se, compiuta una certa età, diventeremo solo un peso e come tale verremo trattati.
Assicurare i diritti a tutti è l’unico modo per creare una società equa e giusta, dove ognuno viene rispettato.
Gli anziani meritano di essere coinvolti, per quanto possono ancora dare, cercando di valorizzare tutte le loro potenzialità, facendoli sentire ancora utili e parte integrante del tessuto sociale.

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Solo partendo da questi propositi si può pensare di contrastare il fenomeno della solitudine degli anziani.